È possibile prenotare una visita specialistica telefonando al 070/86051 o attraverso la sezione Prenota ora del nostro sito.
Le accettazione delle Case di Cura sono aperte al pubblico tutti i giorni feriali dalle 07.00 alle 20.00.
La copia conforme della cartella clinica potrà essere richiesta dopo la dimissione presso le accettazioni o attraverso la sezione dedicata del sito.
La consegna o spedizione della copia conforme della cartella clinica verrà effettuata entro 30 giorni dalla richiesta al paziente o ad una persona delegata
Il costo del rilascio della cartella clinica è di €35,00 più eventuali spese di spedizione.
Può capitare. In alcuni casi, una volta iniziato il trattamento depurativo, l’organismo passa da uno stato di catabolismo (dimagrimento) ad uno stato di anabolismo, con aumento della massa corporea. Ecco perché il monitoraggio del medico attraverso la valutazione dei parametri chimici (esami del sangue) e clinici è fondamentale.
È possibile, per cause di forza maggiore, anticipare o posticipare la dialisi, ma è fortemente sconsigliato.
Generalmente sì, infatti molti dei nostri pazienti continuano a svolgere la loro normale attività lavorativa. In ogni caso, questa scelta dipende dallo stato psicofisico della singola persona.
La durata della dialisi viene stabilita dal medico in base alla massa corporea e agli esami chimico fisici periodici. Il rischio abbinato ad una dialisi insufficiente è connesso all’accumulo di sostanze tossiche nell’organismo.
La sensazione di prurito può essere uno degli effetti collaterali della dialisi dovuta all’accumulo di determinate sostanze tossiche come fosforo, cristalli di urea a livello epidermico.
Si consiglia di procedere comunque con la dialisi, perché durante il trattamento dialitico avviene sia una sottrazione di liquidi in eccesso, che una sottrazione di sostanze tossiche che non sempre i reni sono in grado di fare correttamente.
La laparoscopia è un intervento chirurgico per l’asportazione di fibromi uterini che prevede delle piccole incisioni cutanee nella bassa zona pelvica e che rappresenta una valida alternativa rispetto alla chirurgia tradizionale (laparotomica). Nella cavità addominale viene inserita una lente ottica che viene collegata ad una telecamera attraverso una piccola incisione praticata nell’ombelico. Attraverso le piccole incisioni praticate nella parete addominale è possibile operare utilizzando degli strumenti molto sottili.
Il motivo è che questa tecnica richiede una particolare strumentazione, non sempre disponibile negli ospedali, ed un’equipe medica che abbia avuto un lungo e complesso training.
Molti medici ritengono che con la video-laparoscopia si possano trattare esclusivamente solo alcune cisti ovariche o annessiali. In realtà, da molti anni nei centri più all’avanguardia, la maggior parte degli interventi ginecologici per patologia benigna viene eseguita in laparoscopia. Addirittura, alcuni tipi di tumore vengono trattati con questa tecnica mini invasiva.
Tranne in particolari casi (tecnica gasless), tutta la chirurgia laparoscopica viene eseguita in anestesia generale. A giudizio dell’anestesista e per interventi particolarmente complessi, si può decidere di associare all’anestesia generale anche una loco-regionale (peridurale).
L’anestesia generale è l’abolizione della coscienza e della risposta agli stimoli indotta attraverso la somministrazione di farmaci. In altre parole, la paziente viene “addormentata” e non sente più nulla.
Prima di effettuare l’operazione, è necessario eseguire una visita “preoperatoria” con un ginecologo del nostro gruppo, il quale provvederà a prescrivere le opportune indagini e a prenotare il prericovero e l’intervento: per prenotare una visita “preoperatoria” telefonare allo 070 8605062 o 3492862982 (Dr. Tola)
La durata della permanenza in ospedale sarà comunicata in anticipo, il giorno del prericovero, alle ore 7,30 am in clinica al primo piano, settore C, Pre- ricoveri, a digiuno, munita di impegnativa del medico di famiglia e con i documenti richiesti. Durante il prericovero verranno eseguiti tutti gli esami e gli accertamenti ritenuti necessari per l’intervento.
Ritornerai, poi, in ospedale il pomeriggio precedente l’operazione o la mattina stessa alla ore 7. Dopo l’intervento, salvo complicanze o casi particolari, verrai dimessa entro 48 ore.
Nel caso in cui sorgesse un problema, ti chiediamo di contattarci ai numeri: 070 86051 o 349 2862982 (Dr. Tola). Tieni conto, però, che indolenzimenti modesti, la sensazione di “pancia gonfia” o dolori addominali acuti, ma di brevissima durata, sono normali nel primo mese dopo l’intervento.
Quando verrai dimessa, il medico fisserà un appuntamento presso l’ambulatorio ginecologico il mese successivo all’intervento. Al momento della visita, ti verrà anche consegnato il referto istologico, cioè l’esito di quanto esaminato. Questa visita è gratuita e non necessita di alcuna impegnativa del medico di famiglia, basta presentarsi allo sportello con la scheda che il medico ti ha consegnato alla dimissione. Nel caso in cui non dovessi riuscire a presentarti alla visita di controllo, ti chiediamo di avvisarci, telefonando al numero: 070 8605062.
e hai subito interventi che hanno interessato l’intestino dovrai evitare clisteri, microclismi e altre procedure invasive. Potrai comunque utilizzare delle supposte di glicerina o Laevolac scir: 3 cucchiai al giorno. In tutti gli altri casi la scelta sul tipo di lassativo è libera.
Salvo rare eccezioni, vengono utilizzate delle suture riassorbibili e i punti visibili vengono rimossi prima della dimissione. A volte vengono posizionati dei piccoli cerotti che possono essere rimossi 6, 7 giorni dopo la dimissione. Il bagno può essere fatto dopo 7-8 giorni dall’intervento.
Certo! È possibile fare la doccia (non il bagno) a partire dal 2°-3° giorno post-operatorio, detergendo le ferite con un disinfettante. Meglio evitare di prendere il sole sulle ferite per ottenere un migliore risultato estetico.
In generale, potrai riprendere ad avere rapporti completi dopo 7-10 giorni. In particolare, ti consigliamo di aspettare 10 giorni dopo un intervento a tube ed ovaia e 15 giorni se sei stata sottoposta ad isterectomia sub totale (asportazione dell’utero con conservazione del collo). Se durante l’intervento è stata aperta e suturata la vagina, sarebbe preferibile se ti astenessi dai rapporti per 2 mesi dall’intervento.
Di solito è sufficiente un periodo di degenza compreso fra 1 e 3 settimane durante le quali consigliamo attività fisica leggera (cucinare, fare brevi passeggiate, ecc.). In base alla normativa attuale, su sua richiesta le verrà rilasciato per l’INPS “on line” l’apposito certificato di astensione dal lavoro. Dopo l’intervento, potrai riprendere le normali attività fisiche – come palestra, corsa, etc. – dopo circa 2-3 settimane a seconda della tipologia di intervento.
Dopo la visita di controllo potrai contattare il tuo ginecologo di fiducia, oppure, nel caso non ne avessi uno, potrai rivolgerti ad uno dei nostri medici dell’ambulatorio.
Potrai provare a concepire dopo un periodo di almeno 6 mesi dall’intervento, preferibilmente dopo un controllo ecografico dell’utero.
Quando verrai dimessa, riceverai la prescrizione per un trattamento farmacologico e le istruzioni sui controlli da eseguire in futuro. Se è tuo desiderio avere un figlio, ti consigliamo di prenotare un colloquio con un medico esperto in infertilità o con un centro di procreazione assistita.
Da oltre quindici anni eseguiamo nelle nostre cliniche miomectomie, isterectomie, eradicazione di endometriosi, interventi per alcuni tipi di tumore e anche i prolassi utero vaginali sono trattati senza mettere a rischio l’utero.
Nel caso di un intervento laparoscopico associato a colpoperineoplastica per correzione di rettocele dovrai evitare di avere rapporti sessuali per 2 mesi, e nel caso in cui la vagina non fosse stata aperta per 1 mese. Inoltre, per 3 mesi, dovrai evitare attività fisica pesante, cioè caricare pesi superiori a 15 kg, evitare l’aumento ponderale e soprattutto correggere la stipsi.
È possibile delegare un incaricato sia per il ritiro degli esami che delle cartelle cliniche.
Le istruzioni per i referti on line si trovano al link: https://www.refertiweb.it/ComeFunziona.aspx
E’ possibile prenotare i tamponi molecolari direttamente on line dalla sezione prenota/disdici https://www.kinetikasardegna.it/prenota-disdici/ scegliendo data e orario preferiti.
Certamente, al momento della prenotazione occorre inserire il paese di nazionalità nel campo Città e il sistema calcolerà automaticamente il codice fiscale.
Certamente, a condizione che la disdetta sia effettuata fino a 48 ore prima della data dell’appuntamento.
Le disdette entro questo termine daranno diritto al rimborso dell’importo pagato.
Dopo tale limite temporale non sarà più possibile ottenere il rimborso dell’importo pagato.
Il rimborso avviene tramite una procedura automatica e immediata ma i tempi effettivi del riaccredito possono variare in base alla tipologia di carta di pagamento e in base alle politiche di rimborso dell’ente emittente.
La chirurgia refrattiva della cataratta è convenzionato con il Sistema Sanitario Regionale.
L’anestesia dell’occhio con collirio è preliminare all’inizio dell’intervento. Poi, attraverso una piccola incisione sulla cornea, si inserisce una sonda ad ultrasuoni per la frammentazione della cataratta (facoemulsificazione). Dopo aver aspirato i frammenti, si impianta la Iol nel sacco capsulare liberato dalla cataratta. Questa procedura non necessita di punti di sutura.
L’intervento alla cataratta ha una durata di circa 10-15 minuti.
No, l’intervento di chirurgia refrattiva della cataratta è ambulatoriale: dopo qualche ora dall’intervento il paziente può andare a casa.
A parte le normali precauzioni legate alle medicazioni e all’astensione dalla frequentazione di ambienti polverosi, il paziente dopo pochi giorni può riprendere la normale vita di relazione.
Il ricovero in caso di protesi di ginocchio è di circa 15 giorni (tra intervento chirurgico e riabilitazione).
Il ricovero in caso di protesi d’anca è di circa 20 giorni (tra intervento chirurgico e riabilitazione).
I punti di sutura vengono tolti circa 10-15 giorni dopo l’intervento (e comunque di solito prima della dimissione).
È possibile fare la doccia dopo circa tre giorni dalla rimozione dei punti se la ferita non ha secrezione. Dopo che la ferita viene bagnata va asciugata tamponandola delicatamente.
In genere è meglio non nuotare o immergersi in acqua calda almeno per le sei settimane successive all’intervento.
Gli antidolorifici verranno progressivamente sostituiti, ridotti o sospesi del tutto, di solito già prima della dimissione. Di norma, dopo dieci giorni dall’intervento, gli antidolorifici sono necessari solo “al bisogno”. Una volta dimessi dall’Ospedale, poiché si stanno assumendo farmaci anticoagulanti (come l’Eparina), è necessario evitare l’assunzione di farmaci antinfiammatori (ad esempio Aspirina, Ibuprofene, Aulin) senza aver consultato prima il medico internista e/o “di famiglia”.
È preferibile evitare qualsiasi intervento invasivo, interventi odontoiatrici non urgenti e pulizia dentale per almeno 6 settimane dopo l’operazione; In caso di necessità avvertire il dentista della presenza della protesi, per eseguire sempre una profilassi antibiotica prima di operazioni dentarie o interventi odontoiatrici.
Per effettuare l’esame il paziente viene sdraiato su di un lettino che fa parte dell’apparecchiatura.
No, se l’esame non prevede la somministrazione del mezzo di contrasto, non è necessaria alcun tipo di preparazione.
Sì, occorre sempre portare gli esami precedenti. Questo consente al tecnico radiologo di eseguire l’esame in modo idoneo e al radiologo di refertarlo correttamente.
L’esame TAC prevede l’acquisizione di moltissime immagini che spesso necessitano di ulteriori ricostruzioni prima di poter essere interpretate. Il radiologo, quindi, ha necessità di avere a disposizione tutto l’esame e diverso tempo per poter effettuare una lettura corretta.
Per tale motivo difficilmente si avranno notizie immediate dopo l’esecuzione dell’esame.
Il referto verrà consegnato in tre giorni lavorativi.